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Il tabacco venne portato in Cina probabilmente da Missionari o viaggiatori
Europei che vi si recavano agli inzi del '700. All'inizio
era proibito il suo uso ma col tempo, i nobili inziarono a fiutarlo così da
renderlo, poco alla volta, consentito.
I primi accenni ufficiali di
queste snuff bottles si trovano in un documento del 1703 che ne descrive la
comparsa nelle grandi città cinesi, prodotte dalle manifatture imperiali.
La polvere da fiuto era costituita da tabacco ed erbe medicinali, ed in effetti
l'uso che se ne faceva era come cura per il mal di testa, infezioni,
problemi agli occhi ed altri acciacchi.
I contenitori per questi miscugli erano delle piccole bottigliette eseguite
nei più svariati materiali: giada, avorio, pietre semipreziose, porcellana,
osso, vetro dipinto, argento, smalti cloisonnè, lacca, legno.
Queste erano finemente decorate con dipinti paesaggistici, fiori, laghetti e
personaggi. Alcune figure erano scolpite o modellate in rilievo sulla superficie
di pezzi in ceramica, avorio, legno, altre decorazioni erano eseguite sulle snuff
bottle in vetro dipingendo l'interno della bottiglia per mezzo di pennelli ricurvi
con colori ad acqua.
Oltre alla classica forma di bottiglietta c'erano anche quelle a forma di piccoli
animali o sassi.
Le tabacchiere venivano portate in tasca oppure in piccoli contenitori
appesi alla cintura. Per l'uso si toglieva il tappo, che aveva saldato all'interno
un cucchiaino di avorio o metallo, si prendeva un po' di tabacco, lo si posava
sul dorso della mano e poi lo si annusava.
La produzione di questi oggetti si protrasse per circa 2 secoli per terminare
nei primi anni del XX secolo, quando anche l'uso del tabacco da fiuto cessò sia
in Europa che in Oriente.
Sul mercato antiquario si possono trovare pezzi comuni e anche di grande valore,
costruiti con materiali pregiati da artigiani molto abili. Naturalmente i prezzi
variano a seconda dell'età, del materiale e della lavorazione.
Sulle bancarelle dei piccoli mercatini si trovano snuff bottles cinesi di produzione
recente, prodotte sopratutto per i turisti ma chiaramente siamo di fronte a degli
oggetti che non hanno niente da spartire con gli originali antichi.
Non è un articolo difficile da reperire, specialmente nelle vendite
all'asta se ne trovano anche intere collezioni messe all'incanto in blocchi,
come quelle di questa pagina battute recentemente alla Casa Wannenes di Genova.
Foto: C.Cichero - A. Pastorino - P.Zucchi tratte da catalogo d'asta Wannenes 14 maggio 2012 - I diritti sono dei rispettivi proprietari.
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