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VINCENT VAN GOGH

Iniziamo questo articolo guardando il filmato: troverete alcune opere di Van Gogh; ce ne sono alcune non troppo conosciute e anche qualche disegno, però tutte portano l'impronta della sua mano di pittore impressionista che con i suoi tratti veloci rendeva un dipinto unico e inconfondibile.

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Vincent Van Gogh (1853-1890) nasce a Groot Zundert, figlio di un pastore protestante e trascorre l'infanzia in un rispettabile ambiente di provincia. Per contrasto la sua personalità si sviluppa insofferente ad ogni costrizione ma è segnata da un incerta vocazione religiosa che si fonda sulla solidarietà verso tutti i derelitti di ogni genere.
In questo periodo vede l'arte come un mestiere da abbandonare alla prima occasione per dedicarsi alle sofferenze degli altri.
Le professioni tradizionali della famiglia Van Gogh, intraprese generazione dopo generazione, erano due: quella ecclesiastica e quella del mercante d'arte.
Vincent le provò tutte e due ma senza nessun successo.
Lavorando per una casa d'arte parigina, viene a contatto per la prima volta, con la pittura e frequentando musei e leggendo molto si forma una cultura artistica.
Le cose per lui procedono abbastanza bene sino al 1873, quando si trasferisce in una filiale londinese della casa d'arte.Vincent non riesce ad integrarsi in questa città e conduce una vita solitaria e monotona.
Una cocente delusione amorosa darà l'avvio a un periodo di cupa disperazione per l'artista che crescerà fino a diventare un vero furore religioso che lo allontanerà dal lavoro alla casa d'arte. Ritorna a Parigi nella casa madre ma le cose non vanno bene, tanto è vero che viene licenziato e deve far ritorno a Londra dove sopravviverà prima come insegnante di francese e poi come predicatore.
Nel 1877 ritorna in Olanda come predicatore e intende prepararsi agli esami di teologia ma poco alla volta, il suo interesse si sposta verso la pittura ed inizia a dipingere quadri in cui rappresenta la vita contadina e dei minatori.
Nel 1880 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bruxelles, dove segue lezioni di anatomia e di prospettiva. Questa esperienza dura solo sei mesi, visto che preferisce continuare da autodidatta la sua formazione.
Un anno dopo si trasferisce dai genitori e inizia un amore infelice per una cugina vedova.
Parte per l'Aja dove prende lezioni di pittura da Anton Mauve e conosce diversi pittori della scuola dell'Aja .La sua pittura di questo periodo è costituita da acquerelli e oli con nature morte e figure dal vivo.
Per un paio d'anni si sposta in varie parti dell'Olanda, ma poi, incapace di sopportare la solitudine, torna dai suoi, che nel frattempo si sono trasferiti in Brabante.
Qui inizia a dipingere la vita contadina e ha una nuova delusione amorosa con una vicina di casa.
Nel 1885 muore il padre e Van Gogh va a vivere presso il sagrestano della chiesa cattolica.
Nel settembre dello stesso anno corre voce in paese che lui sia il padre del bambino che una sua modella aspetta e il curato proibisce ai parrocchiani di posare per lui.
Si iscrive all'accademia delle Belle Arti di Anversa ma la frequenta molto poco e ha grosse divergenze con il suo professore.
Parte per Parigi e lavora nell'atelier del pittore Cormon dove conosce Toulouse Lautrec.Tramite il fratello Theo, gallerista, conosce anche Monet, Sisley, Pissarro, Degas, Renoir, Seurat, Signac. Riesce finalmente ad avere un proprio studio nella casa del fratello.
Nel 1887 il fratello è colpito da una grave malattia nervosa che lo costringe all'immobilità.
Fa amicizia anche con Gauguin ed espone alcuni lavori che resteranno invenduti.
Frequenta un cabaret gestito da un'italiana con la quale ha una breve relazione, e qui organizza un'esposione insieme a Bernard, Anquetin, Toulouse Lautrec e il gruppo si autodefinisce " Le petite Boulevard" contrapponendosi ai " peintres du grand Boulevard", gli artisti che espongono nella galleria del fratello Theo: Monet, Sisley, Pissarro, Degas, Seurat.
Un anno dopo si trasferisce in Provenza per sfuggire alla grande città. Ad Arles prende in affitto "la casa gialla" e dipinge assiduamente.
Per due mesi condivide la casa con Gauguin ed è sostenuto finanziariamente dal fratello Theo.
I due pittori finiscono per litigare e Van Gogh tenta di colpire l'amico con un rasoio. Dopo che si taglia un pezzo d'orecchio e ne fa dono ad una prostituta, viene ricoverato in ospedale ad Arles.
Cominciano le sue crisi che lo portano ancora ad essere ricoverato e una petizione dei cittadini al sindaco, porterà al suo internamento in ospedale.
Nell'aprile del 1889 vincent si sposa in Olanda, con Johanna Bonger con la quale andrà a vivere a Parigi.
In maggio però decide di farsi ricoverare presso l'ospedale di Saint-Remy.
Nei periodi in cui la malattia glielo consente, Van Gogh dipinge intensamente e riesce ad esporre qualche tela al Salone degli Artisti Indipendenti a Parigi e a Bruxelles.
Durante una delle sue crisi cerca di inghiottire i colori e il dottor Paul Gachet, di cui esegue un ritratto oggi famisissimo, lo prende sotto la propria protezione.
Il 27 luglio si presenta alla locanda dove vive e dice ai proprietari di essersi sparato un colpo di rivoltella nel campo dove stava dipingendo. Sta molto male e si chiude nella sua stanza. Il 29 luglio 1890, dopo aver passato la giornata seduto sul letto a fumare la pipa,muore.
Viene sepolto il giorno dopo e la sua bara è coperta dei fiori che compaiono in tanti sui dipinti: i girasoli.

Durante la sua vita dipinse oltre 900 tele ma riuscì a venderne solo una. Se si pensa alle quotazioni vertiginose raggiunte dai sui quadri nelle aste odierne, questo suona come una beffa crudele.





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