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L'argilla è stata il primo materiale usato dall'uomo per costruire oggetti e ancora oggi è molto diffusa.
Si trova dappertutto abbondantemente ed è facilmene estraibile. E' costituita da una parte plastica fatta di minerali argillosi
e da una parte magra costituita da sabbia ed altri minerali.
La preparazione dell'impasto è molto importante perchè la qualità incide sul risultato finale.
Dopo l'estrazione il materiale deve essere lavato, pigiato e lasciato decantare ed eventualmente si aggiungono
minerali che servono a migliorarne la qualità.
La scultura con argilla viene fatta modellando le figure su un'armatura di ferro o legno e gli strumenti usati sono
spatoline. Si può anche modellare l'argilla in stampi di gesso ricoperti da sostanze vischiose come il sapone, per permettere poi il distacco agevole dei pezzi.
Si pressa con le dita nelle forme e si estrae prima dell'essicazione completa per eventuali modifiche e rifiniture dopo di che
le opere vengono cotte a temperature tra i 750 e i 900 gradi. In seguito i lavori possono essere dipinti con tempere o sottoposti
ad una seconda cottura per l'applicazione dello smalto.
Nell'arte etrusca la terracotta veniva usata per l'esecuzione di sculture di grandi dimensioni, modellando i pezzi singolarmente
e poi unendoli con perni.
Con l'argilla cotta si è modellato di tutto dagli oggetti di uso quotidiano alle grandi sculture, l'argilla serve anche
per progettare le sculture che verranno poi eseguite in marmo o bronzo.
L'uso della maiolica ( o terracotta invetriata) si diffonde nell'area Mediterranea in seguito all'espansione araba.
Originariamente questa tecnica era usata per eseguire piastrelle ed oggetti d'uso comune.
Verso il 1440, Luca della Robbia abbandona la scultura in marmo per intrapprendere la lavorazione della maiolica.
La tecnica delle sue terrecotte corrisponde in parte a quelle eseguite in terracotta semplice.
Una volta preparata la scultura a mano o a stampo, si fa asciugare leggermente, poi si segue la finitura e la cottura
in forno. Successivamente si prepara lo smalto stannifero che contiene, fra gli altri componenti, anche stagno e ossidi
metallici.
Questi componenti conferiscono alla miscela vetrosa le caratteristiche tipiche degli smalti del Della Robbia, lo stagno
le opacizza e rende bianche, gli ossidi definiscono i colori.
Questo smalto viene preparato in panetti e successivamente tritato e mescolato ad acqua e albume d'uovo.
Viene applicato a pennello sull'opera che verrà poi cotta una seconda volta ad alte temperature.
Il calore, scioglie la polvere vetrosa e la fissa stabilmente sulla terracotta che diventa completamente ricoperta
di una pellicola lucida e compatta.
I colori resistenti alla cottura sono 3 :il blu (cobalto), il verde (ossido di rame) e il giallo (ossido di antimonio).
I grandi lavori di Della Robbia venivano preparati a pezzi e assemblati sul posto.
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