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CONSONNO IL PAESE DEI BALOCCHI

Negli anni Sessanta il Conte Mario Bagno, imprenditore nel settore immobiliare, pensò di costruire in Brianza una città dei divertimenti tipo Las Vegas.
Allo scopo acquistò nel 1962 tutto l'antico borgo di Consonno nel comune di Olginate in provincia di Lecco e lo demolì per realizzare il suo sogno. Da questo scempio, impensabile ai nostri tempi, si salvarono solo la piccola chiesa di S. Maurizio, la vicina casa adibita a canonica e, al lato opposto del borgo, il piccolissimo cimitero.
Iniziò la costruzione mettendo insieme un'accozzaglia di stili che ricordavano tutti i luoghi del mondo riservando per il manufatto più grande, che comprendeva la galleria dei negozi, uno stile orientaleggiante con un alto minareto svettante ancora oggi su tutto il complesso.
Il progetto non fu mai terminato completamente e alcune costruzioni sono rimaste realizzate solo a metà e mai utilizzate. Il sito doveva comprendere anche una grande piscina/lago mai realizzata ma la curiosità e la novità attirarono parecchie persone e per Consonno iniziarono gli anni ruggenti e il luogo raggiunse la massima popolarità tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta con migliaia di persone che raggiungevano il borgo dei divertimenti e frequentavano le sale da gioco e da ballo dove si esibivano noti artisti e cantanti dell'epoca.
Nel contempo si moltiplicarono le iniziative di protesta per la distruzione del patrimonio verde e la costruzione di edifici totalmente contrastanti con il paesaggio circostante. Le amministrazioni comunali iniziarono a comprendere quale processo di distruzione era in atto e bloccarono i futuri permessi edilizi.
Il colpo di grazia arrivò nel 1976 con una frana prodotta dal cedimento della collina sconquassata dagli scavi, che cadde sulla nuova strada di accesso alla città dei balocchi isolandola.
Consonno da allora diventa una città fantasma attraendo anche un regista che vi girò alcune scene di un suo film.
Il degrado aumenta di anno in anno e ormai il luogo è in rovina ma attira parecchi fotografi che cercano le immagini inquietanti che questo richiama.
Si svolgono anche rave party per giorni interi e le persone si introducono anche nelle strutture fatiscenti dove non sarebbe possibile entrare visto che sono proprietà privata e si è passibili di denuncia per violazione di domicilio, senza contare che alcuni luoghi sono veramente da evitare: scale pericolanti e tetti di legno marci o crollati, ma gli incoscienti ci vanno ugualmente.
Il borgo era stato acquistato dal Conte Bagno per la cifra di 22 milioni e mezzo di lire, ora pare sia in vendita per 12 milioni di euro e sono stati fatti anche progetti per trasformare la zona con la galleria dei negozi e casinò in una Spa.
C'era anche l'interesse da parte di un'impresa edile a costruire alloggi residenziali ma visto che il comune avrebbe concesso il permesso per unità abitative per sole 300 persone, il progetto si è rivelato antieconomico e quindi abbandonato.
Si vedrà nel tempo se qualcosa andrà in porto, nell'attesa vi invito a visionare l'album con le foto che ho scattato, apritelo cliccando sull'immagine sotto.

Sul sito del luogo trovate molte notizie e immagini sulla storia passata, presente e futura del paese dei balocchi.

Consonno il paese dei balocchi

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