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La capitale della Repubblica Ceca è una delle più belle città del mondo ed
è tra quelle che meritano di essere visitate. La sua bellezza nasce non solo
dalla posizione stupenda, adagiata com'è tra le opposte rive della Moldava,
o dalle eccezionali testimonianze artistiche e culturali create dai suoi
abitanti nel corso dei secoli, giunte sino a noi, ma anche da quell'aurea
magica che la avvolge impercettibilmente e da quel fascino misterioso di
cui è impregnata. Variamente definita da numerosi personaggi illustri come
il "gioiello più bello nella corona di pietre preziose del mondo" (Goethe),
la "città d'oro" (Rilke), la "città dalle cento torri" (Brecht), Praga cuore
pulsante della Mitteleuropa, è una città emozionante per il suo paesaggio
complessivo dove lo sguardo è rapito dal particolare, una città straordinaria
per la varietà dei suoi stili che dal gotico al cubismo sono ampiamente rappresentati;
una città coinvolgente per l'ospitalità dei suoi abitanti che discendono
da tre etnie diverse: la ceca, l'ebraica e la tedesca, mescolate e conflittuali
fra loro.
Maticka Praha ( la piccola madre Praga) ha attraversato quasi indenne la
seconda guerra mondiale e il compatto centro medievale è ancora oggi un suggestivo
labirinto di vicoli pavimentati di ciottoli, antichi cortili, passaggi bui
e un numero impressionante di chiese, il tutto sovrastato dalla mole di
un castello depositario di 1100 anni di storia.
Isolata dal comunismo per quarant'anni, Praga ormai è diventata una delle
più popolari mete turistiche d'Europa.
Accanto ai pub e ai locali tradizionali oggi si sono aperti tantissimi ristoranti
raffinati, cocktail bar e caffè alla moda, anche se è ancora possibile banchettare
con maiale e gnocchetti innaffiati con una birra.
La birra, il malto e il luppolo sono ritenuti prodotti tipici dell'Europa
centrale e la Repubblica Ceca vanta una lunga tradizione della produzione
birraia. L'editto della purezza, pubblicato in Germania nel 1615 che definì
il processo tecnologico della produzione birraia fu osservato anche in Boemia.
La
Repubblica Ceca conta diecimila ettari di terre con caratteristiche particolari
adatte alla coltivazione del luppolo e ogni anno vengono prodotte 10.000
tonnellate di ottimo luppolo aromatico che per il 70-80% viene esportato
visto che questo tipo di luppolo costituisce "l'ingrediente giusto" di
ogni birra internazionale di marca.
A cavallo tra novembre e dicembre abbiamo trascorso un lungo weekend a Praga,
l'avventura è iniziata venerdì mattina con partenza da Milano
Malpensa e arrivo a Praga verso mezzogiorno.
Partiti sotto una leggera pioggia, appena in quota abbiamo trovato il sole
sopra le nuvole e ho appurato di persona, se mai avessi avuto qulche dubbio,
che è proprio vero: quando piove lui è sempre là!
All'arrivo nuvoloso ma senza pioggia e così è stato fino al
giorno della partenza dove in aeroporto abbiamo ritrovato l'acqua.
Il pomeriggio è stato a disposizione per la sistemazione nelle camere
e un primo giretto di perlustrazione nel centro città. Visto il periodo
abbiamo già trovato i mercatini natalizi, allestiti in casette di
legno dove si vendeva un po' di tutto, dai prodotti di artigianato locale
in legno, ai manufatti in lana con pantofole, sciarpe e cappelli, decorazioni
natalizie di ogni tipo, vischio di tutti i colori, lavanda, macarons, ceramiche,
tisane oltre ad uno spropositato numero di calamite da frigor nelle più svariate
fogge.
La maggioranza di queste bancarelle vendeva cibi cotti al momento, uno street
food che andava dai crauti con wuster, pannocchie, patatine fritte infilzate
su un lungo spiedino, formaggi cotti sulla piastra e padelle di altre cose
misteriose.
Quello che ha attirato subito la nostra attenzione sono state le bancarelle
dei trdlo (chiamato anche "manicotto di Boemia), anche perchè era
impossibile non vederle: erano ovunque! Questi
sono dei dolci che vengono preparati con un filone di pasta arrotolato
su un sostegno di ferro, passato nello zucchero e cannella che
poi vengono cotti sulla brace. Nell'aria si spande un profumino delizioso di
questo caramello che si scioglie ed è impossibile resistere. Devo
dire comunque che il profumo supera di gran lunga il sapore o forse dove
l'abbiamo comprato noi non era troppo gustoso.
Proprio vicino al nostro albergo c'era un grandissimo e moderno centro commerciale,
con anche molti negozi di articoli pregiati e di brand internazionali. Naturalmente
abbiamo fatto un giro anche al supermercato per vedere cosa si vende da quelle
parti e siamo rimasti sorpresi nel constatare che l'unico pesce di mare in vendita
erano... le cozze. Per il resto pesce di lago con carpe e una specie di squalo
coi baffi, che non ho saputo riconoscere (forse un barbo), che nuotavano nelle
vasche di vetro.
Anche nei mercatini natalizi c'era un banco di pesce che lo vendeva cotto (forse
fritto o affumicato- non si capiva) e crudo adagiato sul ghiaccio; filetti vari,
una cosa misteriosa tipo cervella di vitello e una bella cassetta piena di teste
di carpa. Cosa ne facciano non saprei dire.
Rientriamo in albergo in attesa della serata
che ci aspetta in un ristorante folkloristico (Folklore
Garden) dove mentre si
cena e brinda con grandi quantità di birra e vino, si esibiscono dei
ballerini e musicisti.
Il secondo giorno è pieno di impegni, la mattina ritrovo con le guide
e in pulman partiamo per la visita al Castello di Praga.
Questo è un grande complesso che è stato fondato verso l'880 e
nel X secolo venne costruita la basilica di S. Giorgio ed il primo convento ceco.
Dal X secolo il castello divenne la sede dei Principi di Boemia e più tardi
dei re; fu inoltre sede vescovile.
Durante il regno di Carlo IV (1346-1378) il castello divenne sede del Sacro Romano
Impero e il palazzo venne riedificato dando inizio anche alla costruzione della
Cattedrale di S.Vito che seguiva lo stile delle cattedrali gotiche francesi di
quei tempi.
L'espansione del Castello continuò fino alle guerre Hussite (1419-1437)
che lo lasciarono in stato di abbandono per anni e questo causò il suo
deterioramento. Dopo il 1483 il re Vladislavo si trasferì al castello
e l'intero complesso riprese a crescere ritornando a nuova vita. Furono costruite
nuove fortificazioni e nuove Torri di guardia, lo stesso palazzo reale venne
ulteriormente rimodellato e fu aggiunta la grandiosa sala Vladislavo.
Quando
gli Asburgo salirono al trono di Boemia nel 1526, la sede del potere venne
spostata a Vienna e il Castello servì principalmente a fini ricreazionali.
Vennero costruiti i giardini reali, il Belvedere e la sala della Palla corda.
Nel 1618 iniziò un lungo periodo di guerre durante le quali il castello venne
danneggiato e saccheggiato e l'ultima grande ricostruzione del Castello si ebbe
nel XVIII secolo ma il centro del potere rimase a Vienna e il castello continuò
a deteriorarsi.
Con la caduta dell'impero Austro-Ungarico nel 1918, il Castello di Praga accolse
il primo presidente della Cecoslovacchia e nel 1929 fu terminata la costruzione
della Cattedrale di S.Vito.
Dopo il 1989 molte aree del castello furono rese accessibili al pubblico per
la prima volta nella storia.
Oggi il castello è la sede della Presidenza Ceca ed il più importante
monumento della cultura nazionale, qui sono custoditi numerosi oggetti d'arte
dal valore inestimabile e i gioielli della corona di Boemia.
La visita al castello comprende, oltre alla cattedrale
di S.Vito, la basilica
di S. Giorgio, la sala delle torture e la visita
al Museo
del giocattolo.
Nei quartieri del castello ci sono piccole casette basse
unite le une alle altre costruite addossate alle mura sopra le cui coperture
del tetto, una volta c'erano i camminamenti dove facevano la guardia i soldati.
Questi locali oggi ospitano negozi di souvenir.
Nella piazza del castello, vista la temperatura rigida, beviamo il nostro
primo vin brulè.
Rientro in albergo con giro turistico della città sullo storico tram
di Praga, un mezzo simile al nostro vecchio "gamba de legn".
Pranzo veloce e pomeriggio a disposizione per altre scorribande individuali
alla scoperta del centro della città che si rivela esageratamente caotica, un sacco
di gente a piedi, in auto, nei moderni tram che attraversano le vie uno di seguito
l'altro, insomma una metropoli che non mi sarei mai aspettata di trovare. Notiamo
molte auto di prestigio, addirittura delle limousine e una Bentley, inoltre sono
presenti negozi delle più grandi firme in una via che è paragonata
alla nostra Via della Spiga di Milano.
Curiosità: nei 4 giorni che ci sono stata ho visto in giro solo 2 biciclette
ed erano persone che pedalavano per sport
e non che la usavano per spostamenti di necessità: si vede che la bicicletta
qui non è molto usata o forse le distanze da percorrrere sono troppe e si usa
il metro.
A
Praga ci sono 3 linee del metro che, in certi punti, passano sotto la Moldava.
Stasera si cena in una taverna Medievale ( U
Pavouka -Il ragno) dove si cercherà
di mangiare qualcosa ma la cosa risulterà abbastanza "disturbata" dal
continuo andirivieni di pirati urlanti, ballerine, suonatori, torce di fuoco
e serpenti al collo. Piccola parentesi, mio marito era andato a chiedere alla
ballerina che portava il serpente se potevo farle una foto, quella ha capito
che era lui che voleva fare la foto e quindi gli ha attorcigliato al collo il
viscidone: vi lascio immaginare nel primo scatto che faccia avesse, però non
ha osato muoversi forse bloccato dalla fifa blu ed è rimasto immobile
finchè io ho scattato altre
due foto.
Altra cosa che ho scoperto a casa sviluppando le foto, l'ambiente era molto
buio e non me l'ha fatto notare là: stavano quasi tutti con le dita
a tapparsi le orecchie, tanto per dare un'idea della cacofonia che c'era.
Abbiamo passato comunque una bella serata e ci siamo divertiti.
Terzo giorno dedicato alla scoperta della città vecchia e nuova con
le guide e quindi argine della Moldava, ponte
Carlo, la casa
danzante, piazza della cittą vecchia, orologio
astronomico, piazza San Venceslao che è una delle maggiori
attrazioni turistiche. Qui nel 1969 si diede fuoco Jan Palach, in segno
di protesta contro l'oppressione socioculturale dell'Unione Sovietica,
dando inizio ad un movimento conosciuto come Primavera di Praga.
E' una piazza un po' anomala, infatti è un viale lungo 750 metri per 45.000 metri
quadrati di superficie, è un luogo dove avvengono le manifestazioni
pubbliche e dimostrazioni di popolo ma anche dove i praghesi si ritrovano per
lo struscio.
Qualche giro per negozi ma avevo già scartato l'idea di acquistare i
famosi cristalli
di Boemia o le porcellane per paura di ritrovare i miei acquisti in
mille pezzi, mi sono accontentata di un piccolo pendente con i granati, che sono
la pietra nazionale Ceca e dicono siano in grado di sostituire la tristezza con
la gioia.
Alla
sera si cena in un ristorante della città vecchia (Bily
konicek-
Cavallo bianco), situato in una cantina romana del 12mo secolo. Rivediamo
quindi la piazza in versione notturna, illuminata dalle decorazioni natalizie,
con le bancarelle dove la gente compra souvenir o mangia qualcosa al volo.
Questa sera niente stranezze, abbiamo solo un tastierista che suona anche qualche
canzone italiana e il cibo è migliore e più gustoso delle due
serate precedenti.
Rientriamo in hotel per la nostra ultima notte e all'indomani abbiamo ancora
del tempo libero per gli ultimi acquisti. Pranzo (ottimo) nel ristorante dell'hotel
per non allontanarci troppo e alle 15 ci trasferiamo in aeroporto dove attendiamo
il nostro volo che dovrebbe partire alle 17,35 ma, visto che eravamo sotto
zero e piovigginava, abbiamo dovuto perdere mezz'ora per il defrosting dell'aereo;
tempo che poi è stato recuperato in volo e quindi atterraggio puntuale
a Milano alle ore 19.
Viene che Dio la manda ma per fortuna l'abbiamo trovata qui al ritorno!
Appena
a casa cosa ho fatto? Le valigie possono aspettare, mi sono messa subito a
controllare le foto, logico no?
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