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COLOSSO SAN CARLO - ARONA

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s. carlo

Carlo Borromeo nacque il 2 ottobre 1538 nel castello che sorgeva sulla rocca di Arona e che fu poi distrutto da Napoleone.
Il padre era il conte Gilberto II e la madre Margherita De' Medici.
Prese l'abito clericale nel 1550, si laureò a Pavia nel 1559 e fu creato Cardinale dal Papa Pio IV nel 1560.
Nello stesso anno venne nominato Arcivescovo di Milano.
Morì a 46 anni il 4 novembre del 1584.
Nel 1610 a soli 25 anni dalla sua morte venne proclamato Santo.
Suo cugino, Federico Borromeo, il cardinale di cui si parla nei "Promessi sposi" - divenuto suo successore come arcivescovo di Milano- volle che ad Arona sorgesse un "sacro Monte" che ne celebrasse l'eccezionale grandezza.
Il progetto originale prevedeva la costruzione di 15 cappelle che, salendo dal lago fino all'attuale piazza, narrassero visivamente per mezzo di statue e di affreschi gli avvenimenti più importanti della vita del Santo.
Lungo il corso del 1600 solo alcune cappelle furono portate a termine a causa sia di guerre che di ristrettezze economiche; attualmente ne sono conservate tre nella loro struttura architettonica.
Il Sacro Monte si concludeva con la chiesa dedicata al Santo, nella cui abside un "sacello delle reliquie" doveva ricordarne la nascita.
La chiesa progettata dal famoso architetto Francesco Richini fu conclusa nella prima metà del secolo successivo.
Sempre per volontà del Card. Federico Borromeo e dell'oblato Marco Aurelio Grattarola, che sovraintendeva i lavori sul colle, si progettò di relizzare una colossale statua di San Carlo che fosse visibile dal lago e che tramandasse nei secoli la grandezza della figura del Santo Arcivescovo milanese.
La statua del "San Carlùn", così chiamato affettuosamente dalla gente del posto, fu progettata da Giovan Battista Crespi, (Cerano 1575 - Milano 1633) ma poi fu modificata dagli scultori Siro Zanella di Pavia e Bernardo Falcoli di Lugano che realizzarono il colosso in lastre di rame battute a martello unite tra loro da chiodi e tiranti di ferro.
L'opera fu conclusa nel 1698.
L'ossatura portante è composta da blocchi di pietra di Angera e si innalza fino all'altezza delle spalle, a questo sostegno si è poi agganciata la gabbia in ferro alla quele sono fissate le lastre di rame.
San Carlo è rappresentato in piedi con abito semplice con rocchetto e mozzetta e stringe con la mano sinistra un volume, mentre il braccio destro impartisce la benedizione.
Attraverso una scala a chiocciola si sale fino alla base poi si accede all'interno della statua dalla ripiegatura del rocchetto e da lì, attraverso scale a chiocciola e ripide scale verticali si sale fino alla testa dove, attraverso gli occhi e aperture sulla schiena si gode di splendidi scorci sul lago.
Lo scultore Bartholdi, che progettò la statua della libertà, soggiornò nella città di Arona e studiò la struttura del colosso e oggi, ai piedi della statua a New York una targa ricorda che è stata costruita su modello del San Carlo di Arona.

QUALCHE NUMERO:

L'altezza totale è di 35 metri di cui 23,50 della sola statua.
Lunghezza del braccio m.9,10 -
Giro della testa m.6,50
Lunghezza della faccia m.2,40
Altezza del naso m.0,85
Lunghezza dell'orecchio m.0,75
Lunghezza degli occhi m.0,50
Lunghezza della bocca m.0,75
Larghezza della mano m. 1,45
Lunghezza del pollice m.1,40
Circonferenza del pollice m. 1,00
Altezza del breviario m.4,20 -
Lunghezza dell'indice m.1,95 -
n. scalini interni 85 -
n.scalini esterni 60

A lato il grafico dell'interno della statua.

statua interno


Le notizie sono tratte dalla brochure del luogo. Per informazioni sugli orari delle visite consultare il sito della Biblioteca Ambrosiana.


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