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IL PALIO DI LEGNANO- 2a parte

Le regole della Sagra del Carroccio sono controllate dal Sindaco in carica,
Il Maniero di S.Martino che per l'occasione riveste il ruolo di Magistrato Supremo, dal Gran Maestro e dal Collegio dei Capitani. In ogni contrada sono presenti:
Il Gran Priore (il presidente della contrada)
Il Capitano (decide le strategie per il Palio)
Lo Scudiero (il tesoriere della contrada)
La Castellana ( presenza più che altro coreografica)
La Gran Dama (dirige le attività per la preparazione dei costumi) Questi sono eletti ogni anno dai contradaioli e sono assistiti da altre persone che si occupano degli aspetti organizzativi, finanziari ecc.
Naturalmente queste persone vengono scelte tra i concittadini di alte possibilità economiche perchè è da questa disponibilità che dipende la sorte della contrada e la vittoria del Palio ( bisogna pagare il fantino,il cavallo più bravo,più la normale gestione della vita del Maniero della Contrada.)

    Castellane e Capitani     locandina     costumi


La Sagra del Carroccio ha inizio la domenica mattina con la Messa che viene celebrata sul Carroccio posto davanti alla Basilica di S.Magno. Nel pomeriggio parte la sfilata storica che, dopo aver traversato le vie del centro, si porta al Campo sportivo per lo svolgimento della corsa ippica.
L'ordine di sfilata è in base alle vittorie ottenute dalla contrada: per prime quelle che ne hanno ottenute meno e in chiusura la contrada che ha vinto l'edizione precedente del Palio.
Il numero dei figuranti viente stabilito dal Collegio dei capitani e dal Comitato della Sagra.I personaggi sono a piedi e a cavallo e gli abiti sono in stile con l'epoca in cui si svolse la Battaglia.Questi sono creati con stoffe possibilmente tessute a mano con bellissimi ricami eseguiti dalle contradaiole più volonterose o da abili artigiani .Alcuni di questi abiti sono dei veri capolavori.
Ogni contrada ha un suo tema: La flora sfila sempre con gli armigeri in tenuta di guerra, San Domenico con i cani bianchi, San Bernardino illustra la vita contadina, S.Erasmo porta i corvi neri e i falchi legati al braccio dei falconieri, S. Magno illustra la vita ecclesiale.
Uscita della Croce dalla Basilica di S.Magno In ogni contrada sfilano il Capitano, La Castellana e lo scudiero a cavallo attorniati da altri contradaioli a piedi o a cavallo ( dipende dalle disponibilità economiche della contrada). Naturalmente tra un gran sventolio di gonfaloni.
La sfilata termina al campo sportivo dove tutti i capitani e le castellane si schierano davanti al Carroccio.Questo è un imponente carro sul quale è montato un altare dove si trova la Croce di Ariberto d'Intimiano (detta il Crocione), questo carro è trainato da 6 buoi bianchi.
Arriva poi ,tra grandi applausi, la Compagnia della Morte guidata da Alberto da Giussano che monta splendidi cavalli da parata addestrati che trottano fieri scandendo i passi e sembrano dei ballerini.
Dopo aver reso gli onori al Carroccio questa esegue la Carica della Morte che simula la strenua difesa del Carroccio.
Vengono liberate delle tortorelle bianche e a seconda della direzione che prendono i Legnanesi fanno i pronostici sull'esito della gara.
La parte agonistica vera e propria è una corsa "al pelo" come al Palio di Siena ,ed è la parte più sentita dai contradaioli che dagli spalti dello stadio si sgolano contro i fantini, il mossiere,i cavalli e le contrade avversarie. Dopo ogni fine della corsa ci sono sempre polemiche, litigate e, qualche volta,anche botte per tutti! Per la cronaca stiamo ancora litigando per il Palio dello scorso anno che, viste le scorrettezze sul campo,non è stato assegnato a nessuna contrada e quest'anno la contrada di S.Domenico non dovrebbe correre perchè squalificata e multata anche di 8.000 euro.Oltre al 2006 il Palio non è stato assegnato neppure nell'anno 1932 per un grave incidente ad un fantino e negli anni 1955 e 1977.
I contradaioli assistono alla corsa nella parte del settore assegnata alla loro contrada e al passaggio dei loro figuranti supportano con varie coreografie. Appena il cavallo vincente taglia il traguardo si ha un'invasione di campo da parte della contrada vincitrice che si impossessa del Crocione e lo porta per le strade della propria contrada cantando e urlando a squarciagola tra lo sventolare dei colori vittoriosi.
La croce però dovrà rimanere ancora per una settimana nella chiesa di S.Magno perchè verrà consegnata solo una settimana dopo e rimarrà nella chiesa della contrada fino ad aprile dell'anno dopo.

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